Se nelle mille ricerche di internet, ancora dovessi essere attanagliato dalle mille incertezze, la pagina che hai appena aperto farà sicuramente al caso tuo.
L’obbiettivo di tale lettura non è indicarti direttamente il miglior ciclocomputer della Cateye, piuttosto offrirti gli strumenti per poter comprendere quale sia il dispositivo di cui si necessita.
In particolar modo sarebbe fuorviante indicare un singolo dispositivo perfetto per chiunque perché le esigenze di un potenziale acquirente di ciclocomputer sono estremamente eterogee. Possono cambiare a seconda delle circostanza di fatto, dovute al tipo di allenamento o all’utilizzo ultimo, ossia se in bicicletta, cyclette o altro ancora.
A seguito di questa lettura di circa 3 minuti, si avrà la possibilità di ponderare il proprio acquisto sulla base delle proprie esigenze e delle capacità del proprio portafoglio.
In particolar modo la Cateye è un brand molto competitivo all’interno del mercato dei ciclocomputer, garantiscono numerosi modelli che si esplicano in variegate caratteristiche e funzionalità.
Nell’andare nello specifico di quest’ultime è bene prestare attenzione, adoperandosi di una penna e un foglio bianco su cui appuntare i passaggi più importanti.
Fili o senza fili?
La prima domanda che sorge spontanea è se acquistare un dispositivo wireless o accontentarsi di un dispositivo economico e ancora con i vecchi e datati fili. Il tutto dipende dal tipo di allenamento che si andrà affrontare. Se l’acquisto di un ciclocomputer della Cateye sorge a fronte di un allenamento già avviato da tempo su cyclette, si potranno avere delle pretese basse e affidarci anche a un apparecchio con i fili. Mentre nel caso in cui si fosse dei ciclisti che facilmente si imbattono in sfondi boscosi e montuosi, è preferibile non avere l’impiccio dei fili che molto probabilmente si potranno intrecciare con l’ambiente circostante.
Mappa satellitare o contachilometri?
Dapprima bisogna capire che i ciclocomputer della Cateye possono comprendere entrambe le funzionalità, tuttavia vi sono modelli che garantiscono unicamente il contachilometri. Sicuramente quest’ultimi risulteranno più economici ma bisogna ponderare la scelta rispetto all’allenamento. Anche in questo caso, un Cat eye con mappa satellitare è inutile per un allenamento domestico, piuttosto invece nell’eventualità in cui si fosse un appassionato della scoperta, ossia scoprire nuovi luoghi e sentieri, sicuramente la mappa guiderà le proprie avventure in modo sicuro e certo.
Molti modelli permettono anche di scaricare o salvare delle vecchie tracce, utili ad esempio laddove si volesse intraprendere un sentiero di montagna ma le cui tracce sono coperte dalla neve o state cancellate da una frana.
Nel far riferimento al contachilometri si comprendono anche tutte le attività di registrazione e acquisizione si dati numerici, quali la velocità immediata, la velocità media, le pedalate, i chilometri di un percorso o di un’intera settimana, l’altitudine e il dislivello.
Quale display scegliere?
Lo stesso display o schermo risponde alle stesse logiche. In particolare uno schermo ad alta definizione, grande, touch screen e a colori, sarà totalmente sprecato per un utilizzo unicamente dedicato alla registrazione dei dati quali i chilometri o la velocità. Mentre se l’utilizzo principale si esplica nel navigatore satellitare, uno schermo con tali prestazioni permetterà una maggiore visibilità della mappa, senza comprendere l’eventuale touch screen offre una maggiore agilità nel posizionare a proprio piacimento la mappa e il proprio puntatore su quest’ultima. Altrimenti si potrà optare per una scelta economica che si esplica in uno schermo in bianco e nero o in estremo, in bit.
Altro
La batteria difficilmente non viene compresa all’interno dei dispositivi Cateye. In particolar modo questa offrirà delle prestazioni in relazione alla sua potenza che viene calcolata in mHA, l’unità di misura delle capacità di una batteria. Normalmente queste per i ciclocomputer sono abbastanza alte e vengono accompagnate con i vari sistemi di risparmio energetico, come ad esempio l’automatica ibernazione del dispositivo.