I ciclocomputer Echowell si presentano come dei modelli molto economici e che godono di un ottimo posizionamento sul mercato.
I ciclocomputer sono ormai una tecnologia di cui non possiamo fare a meno. Non possono mancare all’interno del quotidiano equipaggiamento nell’allenamento in montagna o nelle strade urbane.
Questi dispositivi sono tecnologie di altri tempi se fossero visti con l’occhio delle passate generazioni, quasi di un altro mondo se si pensa alle numerose funzionalità che mettono a disposizione.
In particolar modo permettono di registrare dati e parametri con una tale precisione, tali da risultare alieni rispetto a chi nel passato si affidava a punto di riferimento approssimativi, sia per le distanze percorse ma anche allo stesso orientamento geografico.
Mappa satellitare in GPS
Questa rappresenta la prima ma anche la più importante delle funzionalità che può garantire un ciclocomputer, dato che la maggior parte degli acquirenti lo destina per un uso finalizzato prevalentemente all’orientamento in montagna o in nuovi percorsi. Basti pensare che vi è la possibilità di salvare le tracce percorse e riutilizzarle in futuro laddove ad esempio il percorso risultasse poco visibile per cause naturali, quali frane passate o addirittura neve laddove si decidesse di affrontare percorsi invernali.
La mappa per poter offrire ottime prestazioni deve essere prima di tutto connotata da un’ottima qualità del GPS perché questa garantirà un ottimo posizionamento del puntatore, oltre alla precisione nei tracciamenti e nel localizzare i punti di riferimento. La qualità la si rinviene dal numero di satelliti rispetto al quale il dispositivo riesce a collegarsi (è preferibile optare per un dispositivo che riesca a collegarsi almeno a 4 o 5 satelliti)
Le funzioni utili alle statistiche tecniche
In particolar modo, i ciclocomputer della Echowell sono più famosi per quanto riguarda le funzionalità che si esplicano principalmente nella visualizzazione di dati e informazioni relative all’allenamento. Si fa riferimento ad esempio al contachilometri, che si esplica, non solo nel conteggio totale dei km percorsi in tutto l’arco di tempo di utilizzo del dispositivo sulla bicicletta, ma anche registrare lassi di tempo limitati a percorsi giornalieri o settimanali, il tutto a proprio piacimento. A questo si collega la velocità corrente, la velocità media e alla velocità massima. Quest’ultime grazia a un tachimetro integrato e un orologio che permette in generale di usarlo come punto di riferimento per tutte queste funzionalità.
Altri ciclocomputer della Echowell infatti sono in grado di poter registrare il tempo in sella, la velocità impostata.
L’installazione
Rispetto ad essa bisogna comprendere quando essa sia semplice e funzionale. Prima di tutto bisogna fare riferimento al supporto per il manubrio, se sia integrato nel prezzo o che sistema di montaggio viene usato, se ad incastro o tramiti vite.
Inoltre è bene accertarsi che la guida, scritta o orale su cd, sia comprensibile. Quest’ultimo fa riferimento prima di tutto alla lingua e poi anche alla semplicità con cui vengono esplicati i passaggi.
Dovrà essere una spiegazione semplice e lineare sia rispetto al montaggio sul supporto della bicicletta, sia sull’installazione iniziale perché potrà offrire delle difficoltà nell’inserimento dei diversi dati, relativi ad esempio al raggio e alla circonferenza della ruota.
Impronta ambientale
Rispetto a quest’ultimo tema si vuole far riferimento ad alcune caratteristiche di cui godono alcuni ciclocomputer che possono fare la differenza se si dovesse essere sensibili alla tematica della sostenibilità ambientale.
Prima di tutto molti ciclocomputer della Echowell sono in grado di calcolare quanta anidrite carbonica (CO2) è stata risparmiata in relazione agli spostamenti. Questo può risultare utile per capire soprattutto se l’uso della bicicletta è finalizzato esclusivamente agli spostamenti quotidiani, come andare al lavoro o all’università.
Infine vi sono anche modelli che hanno la possibilità di ricaricarsi con sistemi di energia rinnovabile. Possono evincersi sistemi a piccoli pannelli solari o dinamo che sfruttano il lavoro prodotto dal ciclista per produrre energia elettrica.
