Il mondo dei ciclocomputer negli ultimi anni si è tecnologicamente sviluppato con una velocità vertiginosa, garantendo ai suoi fruitori caratteristiche e funzioni di livello sempre più alto. Non di rado alcuni utenti ne acquistano più di uno, mirando a funzioni sempre più dedicate alle loro esigenze o per la curiosità di provare dispositivi sempre nuovi. Tra le tante funzioni i ciclocomputer offrono il rilevamento della cadenza di pedalata, un dato sicuramente importante per calibrare al meglio le proprie potenzialità nel mondo della bicicletta!
- Cos’è la cadenza di pedalata?
- Installazione del sensore di cadenza di pedalata
- Perché conoscere la cadenza di pedalata?
- Benefici di una cadenza di pedalata equilibrata
- Incrociare i dati per una maggiore efficienza
- Rpm e powermeter
- Cadenza di pedalata e cardiofrequenzimetro
- Cadenza di pedalata e contachilometri
- Quale marchio scegliere?
- Conclusioni
Cos’e la cadenza di pedalata?
Ma cos’è in soldoni, la cadenza di pedalata? Questo dato altro non è che un numero tecnico che rileva quante pedalate facciamo per ogni minuto trascorso. Se ad esempio in un minuto abbiamo una media di 70 pedalate, il dato estrapolato sarà appunto 70 rpm, ovvero 70 cicli di pedalate al minuto. Affinché il nostro ciclocomputer possa rilevare la cadenza di pedalata, bisogna installare sulla bicicletta un sensore di pedalata, ovvero un magnete che sia in grado di comunicare con l’interfaccia del nostro ciclocomputer. Solitamente viene installato sulla parte sinistra, ove non abbia possibilita di contatto con la catena, e nella parte interna della pedivella, per non ostacolare il movimento della pedalata.
Perché conoscere la cadenza di pedalata?
Questo dato diventa importante se dobbiamo lavorare sull’efficienza delle nostre attività, quando per efficienza intendiamo una maggior prestazione di movimento col minimo sforzo. Ad alti livelli questo lavoro diventa importante, specie quando dovremo fare lunghe distanze magari in percorsi misti e la cadenza di pedalata ci fornisce un dato sulla nostra efficienza. Se in una strada pianeggiante la nostra velocità di pedalata è di 70 rpm, durante una salita potrebbe scendere notevolmente per via del maggiore sforzo applicato. Per evitare che grossi sforzi muscolari portino ad eccessivo affaticamento di gambe e cuore bisogna trovare un equilibrio tra, appunto pedalata e sforzo prodotto.
Benefici di una cadenza di pedalata equilibrata
Va da sé che i benefici possono essere molteplici. Come abbiamo visto, la conoscenza di tale dato può portare miglioramenti tangibili alla qualità delle nostre uscite, con un miglioramento della nostra performance. Difatti una gestione efficace della rpm consente di trovare un un’equilibrio per il nostro sistema muscolare e cardiovascolare, che, lavorando in perfetta sincronia tra sforzo applicato e resa, consentono una riduzione del dispendio energetico. In percorsi misti o con continui balzi di pendenza, governare la cadenza di pedalata e saper giocare bene col cambio permettono di ridurre lo spreco energetico in inutili sforzi dati dall’uso troppo intensivo di rapporti lunghi.
Incrociare i dati per una migliore efficienza
Le funzioni dei ciclocomputer possono essere utilizzate singolarmente, per ottenere dati specifici oppure in abbinamento, per estrapolare dati più complessi ma di maggior rilevanza. Per lavorare in questo modo occorrerà avere un ciclocomputer con tante funzioni, ma sicuramente ne vale la pena, in termini di efficienza e performance! A seguire alcuni esempi.
Rpm e powermeter
Il powermeter, ovvero il rilevatore di potenza, permette di conoscere la forza esercitata sul pedale, ideale per stimare la potenza delle gambe. Usato in abbinamento alla cadenza di pedalata restituisce un dato più oggettivo, ovvero le rpm e la forza impressa per ottenerla.
Cadenza di pedalata e cardiofrequenzimetro
Queste due funzioni, applicate tramite sensori diversi, costituiscono un binomio perfetto per raggiungere un equilibrio cardiovascolare efficiente.
Cadenza di pedalata e contachilometri
Altro dato interessante, consente di avere una rpm media per una distanza chilometrica percorsa. Un dato numerico che costituisce un ottimo punto di partenza per valutare la nostra efficienza in distanze prefissate.
Quale marchio scegliere?
In commercio vi sono diversi marchi che propongono ciclocomputer con la lettura della cadenza di pedalata, con cifre che spaziano dai 50 ai 500 euro. Marche conosciute come la Bryton, la Lezyne, la Cateye e la Hammerhead, e la Garmin sono solo alcuni tra le migliori aziende specializzate in ciclocomputer. Con un occhio rivolto all’agguerrita concorrenza di new entry come Acer, che forte della sua esperienza nell’informatica rende sicuramente più frizzante la competizione.
Conclusioni
Abbiamo visto come il rilevamento della cadenza di pedalata può aiutarci ad ottenere uno stato di forma efficiente e duraturo nel tempo. Tali dispositivi, una volta acquisita la giusta confidenza, possono portarci a step sempre più alti nella gestione delle nostre uscite e dei nostri allenamenti. Il tutto a grande vantaggio della salute e del divertimento.